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"In un presente non troppo lontano, una caccia spietata ha portato la Balena grigia sull'orlo dell'estinzione. Forse esiste ancora una speranza: l'ultima Balena. Toccherà a Frank, Karen, al vecchio Inyoshedo e ad altri inaspettati eroi il compito di salvarla. Riusciranno nell'impresa?"

martedì 23 settembre 2014

#3 | Guerra


Punizione

«No Jack. Così non andiamo».
   Il soldato se ne stava seduto in silenzio, al centro della piccola stanza polverosa e triste. Sì, era triste. 
   «No Jack. No no no».
    Ascoltava le parole del suo superiore. Le dure e tristi parole del suo superiore, che gli stava rimproverando un’ imperdonabile negligenza. Imperdonabile.

Ombre nel buio

La ragazza correva nel bosco. Era notte; l’oscurità la avvolgeva nel suo mantello freddo, crudele. Le foglie secche scricchiolavano sotto i suoi piedi. Il suo respiro affannoso si condensava in effimere nuvolette di vapore. Correva a perdifiato, in fuga. Sentiva che qualcosa era vicino. Una presenza tra gli alberi.

Macchinazioni

Frank era alla macchinetta del caffè. Aveva voglia di bere un caffè. Un caffè o un cappuccino. Non aveva ancora deciso. Il dubbio lo opprimeva.

Cattivo, Jack

«Cattivo Jack! Non si fa!».

Ostacoli sul cammino

La ragazza correva nel bosco. Era sfinita. Si sentiva braccata. Ne era certa: qualcosa la inseguiva nel buio, un’ombra scura e ombrosa, che la aspettava, paziente. Aspettava. Ma lei le sarebbe sfuggita. Inciampò.

Non è tutto oro quel che luccica

Frank aveva deciso. Ci era riuscito. Ora non bastava far altro che inserire i soldi nella fessura. Rovistò nella tasca della giacca. Una graffetta, un chiodo, una foglia secca, un sasso, delle paillettes colorate. Raggiunse il portamonete, che era gonfio di monete, e prese una moneta. Era una gran bella moneta.

Delusione

«Sono davvero deluso Jack. Da te non me lo sarei mai aspettato. Avevo grandi speranze per te. Pensavo che saresti stato all’altezza della situazione. Speravo che ce la facessi. Non credevo che...».
   Jack ascoltava in silenzio le critiche del suo superiore. Non era stupito, se l’aspettava.

Terra

Sentiva un sapore amaro in bocca. Caffè. Caffè e foglie secche. Il bosco! La Balena grigia! Ora ricordava tutto. La ragazza si alzò, tremante. Ascoltava i rumori del bosco, minacciosi e incombenti. La cosa era vicina, ma forse c’era una possibilità di sfuggirle. Silenzio. Il buio le opprimeva gli occhi, la soffocava. Le toglieva ogni speranza. Non avrebbe mollato.

La vita continua

Frank era immobile, davanti alla macchina del caffè. Voleva prendere un caffè. Un caffè o un cappuccino. Alla fine aveva optato per un cappuccino. Aveva rovistato nella tasca della sua giacca, graffiandosi la mano con le paillettes colorate, e aveva tirato fuori il portamonete gonfio di monete. Aveva inserito una moneta. Non era successo niente. La macchinetta forse era rotta. Tutto ciò era frustrante.

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