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"In un presente non troppo lontano, una caccia spietata ha portato la Balena grigia sull'orlo dell'estinzione. Forse esiste ancora una speranza: l'ultima Balena. Toccherà a Frank, Karen, al vecchio Inyoshedo e ad altri inaspettati eroi il compito di salvarla. Riusciranno nell'impresa?"

martedì 4 novembre 2014

#9 | La signora Dalloway



Il segreto è nei piedi

L’uomo sfogliava il libro con frenesia. Aveva capito, si era ricordato. Aveva ricordato ciò che non si era ricordato per anni. Il continuo ricordo della dimenticanza gli faceva ricordare i suoi ricordi d’infanzia, quando giocava nel grande giardino e si dondolava sull’altalena solitaria. Ma non c’era tempo per divagare.       
    Ecco, era arrivato alla pagina che cercava. Sì, proprio come aveva pensato. Ora ne aveva la conferma definitiva.
    «Il segreto è nei piedi» mormorò tra sé.

Sara

Sara si svegliò di buon’ora quel mattino. Il sole, la cui luce penetrava nella piccola stanza da una fessura degli scuri dipinti d’azzurro, le aveva solleticato la guancia con il suo calore, regalandole un dolce risveglio. Dalla finestra provenivano i rumori della campagna; il lieve profumo dei fiori riempiva l’aria. Sbadigliando sonoramente, si alzò per prepararsi un’abbondante colazione. Un ottimo modo per iniziare la giornata.

La signora Dalloway

Clarissa Dalloway era una gentile signora di mezz’età, anche se a detta dei vicini si sarebbe potuta definire più una vecchia decrepita pettegola e saccente. Ma a lei non importava. O meglio, non era a conoscenza del fatto che i vicini avessero una tale opinione di lei. Il che fa una certa differenza.

Fame

Sara raggiunse la cucina sciabattando allegramente. Aveva proprio fame. Aperta la dispensa, ne tirò fuori tutto il necessario per un’abbondante colazione: latte, zucchero, caffè, biscotti al cioccolato, biscotti di pastafrolla, biscotti alle mandorle, biscotti alle noci, biscotti al tamarindo, biscotti alla papaya, cereali, yogurt, maionese, cipolle e formaggio verde. Una dieta ricca ed equilibrata è essenziale per una vita sana.

Party

Il principale e unico scopo nella vita di Clarissa Dalloway era organizzare parties. Ai suoi parties prendevano parte tutti le più importanti personalità: la crema della crema della società. 
    Ella si divertiva un mondo in quel giroscopio di colori, musica e persone. Si sentiva viva. Anche se doveva ammettere a se stessa che non sopportava le persone. Anzi, le detestava proprio.

Problemi

Sara finì di trangugiare l’ultima lattina di birra. Quel che ci vuole per digerire un’abbondante colazione. Burp. Sara si alzò dalla sedia, aggrappandosi al tavolo. Lentamente fece rotolare la sua enorme massa di ciccia lungo il corridoio, fermandosi contro la porta con un sonoro schianto. Il colpo fu attutito dal lardo.

Problemi/2

Il principale e unico scopo nella vita di Septimus Warren Smith, giovane veterano di guerra, era quello di deprimersi e sentirsi in colpa per la morte in battaglia del suo migliore amico, e di far deprimere e sentire una mezza calzetta sporca la giovane moglie italiana Lucrezia. Ma anche perdersi  e girovagare a vuoto per Londra; proprio quello che stava facendo in quel momento. Effettivamente gli stava riuscendo davvero bene. 
    Si guardò attorno smarrito, non sapeva dove si trovava. Avvicinandosi al cancelletto in ferro battuto della casa di fronte, suonò il campanello.
    Oh no, e ora che c’è?, pensò scocciata la signora Dalloway. Quel giorno non aveva tempo per i contrattempi: doveva organizzare il suo party!

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