Vecchie
cicatrici
L’interno della cella era freddo e buio. Solo una
sottile lama di luce fendeva l’oscurità: giungeva dall’alto, dalla piccola
apertura con le sbarre di ferro.
Luke era
seduto sulla panca fredda, con la testa fra le mani. Pensava al vecchio conto
in sospeso. Quella notte stessa sarebbe uscito da quella stramaledetta prigione
che puzzava di muffa. Aveva un piano; non doveva far altro che metterlo in
pratica.