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"In un presente non troppo lontano, una caccia spietata ha portato la Balena grigia sull'orlo dell'estinzione. Forse esiste ancora una speranza: l'ultima Balena. Toccherà a Frank, Karen, al vecchio Inyoshedo e ad altri inaspettati eroi il compito di salvarla. Riusciranno nell'impresa?"

lunedì 12 gennaio 2015

#14 | Una giornata no


Fiori

Amanda disse che avrebbe comprato i fiori lei stessa. Se c’era una cosa che le riusciva bene, era proprio comprare dei fiori. Non sapeva cucinare, né cucire, né dipingere o saltare la corda. Ma sapeva comprare fiori. E le riusciva davvero bene. Amava perdersi tra gli aromi del piccolo vivaio in fondo alla via, tra garofani e genziane, crisantemi e margherite, non-ti-scordar-di-me e lillà. Amanda amava i fiori.

Fuga

Phil disse che sarebbe uscito a prendere le sigarette lui stesso. Quella fu l’ultima volta che lo videro. Vivo.

Giornata no

Era una giornata no. Frank se ne accorse quando la cucitura della tasca della giacca cedette all’improvviso, riversando a terra tutto il suo contenuto. Dannazione! Si chinò rapido a raccogliere chiavi, portafoglio e un fazzoletto usato. 
    Oggi è proprio una giornata no!, pensò accigliato. Ma poteva andare peggio, poteva piovere. 
    Fu l’acquazzone più violento registrato negli ultimi cinquant’anni.

Giardinaggio

Samantha disse che sarebbe uscita per comprare il concime lei stessa. 
    Era una splendida giornata di sole, e la vecchia Samantha, armata del suo cappello di paglia fatto a mano, che le offriva riparo dagli indomiti elementi, si diresse all’Emporio del Pescatore, l’unico negozio del paese che avesse prodotti per l’orto. Era difficile trovare attrezzi da giardinaggio in un paesino di pescatori abbarbicato sulla scogliera. Abbarbicato come una cozza. O come una chiazza di muschio sul tronco di un albero. Samantha non amava le metafore marinaresche. Era sempre stata un’amante della verde campagna inglese, dei boschi e delle colline, dei ruscelli e delle pozzanghere. Ecco, delle pozzanghere. Quella era la massima quantità d’acqua che riusciva a sopportare di vedere tutta insieme in una volta. Figurarsi il mare. Samantha non gradiva il mare, non le piaceva, non lo sopportava. Lo detestava, anzi, lo odiava proprio! Brutta storia ritrovarsi a vivere in un villaggio di pescatori sul mare, brutta storia davvero. 
    La vecchia Samantha entrò nel piccolo Emporio, accompagnata dal suono incerto della campanella appesa sopra la porta. Salutò il vecchio Rudolph, il proprietario della baracca. Oh, come detestava quella baracca. Anzi, la odiava proprio! Eppure era l’unico luogo in cui trovava ciò di cui aveva bisogno per far sopravvivere il suo giardino. Il suo piccolo, insostituibile angolo di paradiso. Il suo rifugio, la sua àncora di salvezza. Dannate metafore marinaresche! Ad ogni modo. La vecchia Samantha scelse il guano migliore, guano cileno, pagò il vecchio Rudolph e se ne uscì nel mattino arioso con il suo sacco di concime sulle spalle, diretta verso casa.

Nuove vacanze a-mare

L’ispettore Ed inspirò a pieni polmoni la brezza marina. Ah, come amava il vento che saliva dalla scogliera, l’urlo stridulo dei gabbiani, il suono della risacca… Ah, come amava la Cornovaglia. E le vacanze. Aveva aspettato tanto per godersi quel momento di meritato riposo, dopo un anno passato a correre dietro a criminali, a recuperare refurtive, a scoprire il colpevole dell’… «Omicidio!» … di turno. 
    Il grido aveva squarciato il rumore della brezza, e con esso tutte le speranze di riposo dell’ispettore. 
    «E ora che c’è?! Dannazione!».

Giornata no/2

Fu il raffreddore più colossale che avesse mai avuto. Stupida giornata no. Lo sapeva, l’aveva sempre saputo, dal momento stesso in cui aveva messo il naso fuori dalla porta. C’era puzza di guai. Stupido Frank.

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