Ospiti indesiderati
Chi era quel… quel… «Pezzente», mormorò a denti stretti Mrs
Dalloway. Cosa voleva? Perché era lì? Perché, perché, dannazione, perché doveva essere lì proprio il
giorno del suo maledetto party?!
«Salve! Il mio nome è… era… ehm… Sep-». Non
fece in tempo a completare la frase che venne spinto fuori dalla signora
Dalloway.
«Se ne vada!
Non compriamo niente! Qui c’è un party, da organizzare! Dannazione!». Gli sbatté la porta in faccia senza tanti complimenti.
La via del successo
Ce l’aveva fatta. Aveva ricevuto il via per il nuovo
programma, proprio nella fascia di mezzogiorno. Ah! Non aveva dovuto nemmeno
insistere troppo per convincere il direttore della rete. Alla “dolce Sally,
regina dei fornelli”, non si poteva dire di no. Doveva chiamare subito Ben per
dirgli di non far partire il ricatto al direttore. Non avrebbe esitato ad usare
mezzi sporchi, in caso fosse necessario.
Ospiti indesiderati/2
Driiiiiiin.
«E ADESSO CHE C’ÈÈÈ?!» gracchiò spazientita.
«Non ho tempo per nessuno stupido mendicante, per nessun inutile pezzo di fogna
di venditore ambulante, per nessun…
Peter!». Era rossa per l’imbarazzo. «Peter. Vieni avanti, ehm… Non
pensavo che… Insomma, credevo che fosse…»
«Agitata per il party di stasera?
Non sei cambiata affatto, Clarissa. Dopo tutti questi anni!». Il vecchio amico
d’infanzia le sorrise.
Era molto cambiato. Era abbronzato, e la sua pelle
cadente gli aveva distorto i lineamenti un tempo gentili in una smorfia triste.
Che orrore! «Anch’io ti trovo bene… Splendidamente, direi!». Vederlo così
invecchiato la faceva sentire tremendamente decrepita. Dannato Peter. «Vieni,
accomodati. Ma dimmi, come sei a conoscenza del party? Anche in India è
arrivata la notizia?» disse, sarcastica. Non lo aveva invitato. Non ci aveva
pensato minimamente. Ed eccolo che partiva con una delle sue insulse e noiose
storie sull’India. Ma lei non aveva tempo, non aveva tempo per niente, doveva…
il party… la festa iniziava… non…
Soldi e baccalà
Soldi, soldi come se piovesse. Sally aveva fatto successo in
pochissimo tempo. Il suo programma di cucina era seguitissimo in tutto il
paese, e adesso aveva una nuova serie domenicale pronta per il lancio. Ah!
Detestava la cucina con tutto il cuore. Non che la odiasse, di per sé non era
proprio tremenda, ma non sopportava l’idea di sporcarsi le mani con quei… sughi
e… salse. Bleah! Quello che le interessava era unicamente il denaro. Denaro
frusciante, luccicante.
Un attimo di
smarrimento, da raddrizzare in fretta
«Clarissa. Mi senti? Clarissa?».
Si svegliò con la faccia
raggrinzita di Peter Walsh ad un palmo dal naso. Era svenuta. Era lo stress. La
stanchezza per… «Il mio party!»
«Clarissa, tutto bene? Mi sembri piuttosto
affaticata. Non è meglio se ti riposi un attimo? Lascia fare alle domestiche…»
«No, no. Sto bene. È tutto a posto, è tutto in ordine, non preoccuparti. Un
attimo di smarrimento, da raddrizzare in fretta. Ora scusami Peter, ma devo
lasciarti. Ho un party da preparare». Lo piantò lì, salendo di corsa le scale.
Parabola discendente
di una regina dei fornelli
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