Il cantuccio dello
scrittore
E adesso? Mm…
Cercò di immedesimarsi nel lettore. Cosa
sarebbe successo? Cosa attendeva i nostri eroi? Quali pericoli, quali avventure
all’orizzonte? Quali imprevisti dietro l’angolo? Quali parole sulla pagina
bianca, arida, desolata, completamente
vuota? Dannazione. Non lo sapeva nemmeno lui.
Ogni giorno è una
nuova merenda
Ogni giorno è una nuova merenda. Sì, questa sarebbe stata la
sua nuova filosofia, d’ora in avanti. Sara si apprestò ad aprire la dispensa,
in cerca di nuove pietanze da gustare. Mm, era burro d’arachidi quello?
Il blocco dello
scrittore
Mm… Vediamo… Pirati? Una rapina? Banale… Meglio qualche
mistero… tipo un intrigo famigliare, un tradimento, un matrimonio fallito, un
figlio segreto, l’eredità di una vecchia prozia… Niente, aveva già usato tutto.
E allora un… una… No, no. No. Dannazione. E allora cosa? Doveva trovare
qualcosa di nuovo, di mai visto, di mai sentito, di mai scritto, di mai
pensato, di male in peggio. Come poteva immaginare qualcosa cui nessuno aveva
mai pensato? Come poteva sperare di non incappare in qualche cosa già fatta da
altri? Lasciò cadere la penna. Doveva soltanto cominciare. Il resto sarebbe
venuto da sé. Riprese la penna e scrisse.
Il
corridoio era buio, e questo la spaventava tremendamente. Avanzò, un passo
dietro l’altro, fino…
Incipit
Il corridoio era buio, e questo la spaventava tremendamente.
Avanzò, un passo dietro l’altro, fino a raggiungere la fine del corridoio.
Dietro di lei, una porta sbatté. Ebbe paura.
Ognuno ha quello che si
merita
Il signor Barr aveva preso un pacchetto di patatine. Era un
gran bel pacchetto. Colorato, luccicante, scricchiolante, gonfio di aria e
patatine. Soprattutto di aria, constatò in seguito. Sgranocchiò le patatine
striminzite. Sul fondo trovò un biglietto, uno di quegli stupidi bigliettini
con frasi celebri o chissà che altro. Lesse: “Ognuno ha quello che si merita”.
C’è una profonda verità in tutto
ciò, si disse.
L’alba si vede dal
mattino
Bob si annoiava. Ma cosa poteva farci, chiunque si sarebbe annoiato
al suo posto. Rilesse le frasi che si era annotato. Stracciò il foglio e lo
gettò nel cestino. Bah. Erano passate due ore e non aveva ancora concluso
niente. Nulla di nulla. Sfogliò una rivista, in cerca di ispirazione. Aveva
accettato quel lavoro solo per arrotondare il misero stipendio del centralino.
Non aveva mai pensato che scrivere quattro parole su un pezzo di carta fosse
così difficile. Del resto, non poteva passare tutto il giorno lì seduto a fare
niente. Ma sì, in fondo chi le avrebbe lette quelle stupide frasi nelle
patatine? Non valeva la pena preoccuparsi poi tanto. Prese il blocco degli
appunti e scrisse le prime cose che gli vennero in mente. “L’alba si vede dal mattino, …”
Lara
Ognuno ha quello che si merita. O forse no?
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