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"In un presente non troppo lontano, una caccia spietata ha portato la Balena grigia sull'orlo dell'estinzione. Forse esiste ancora una speranza: l'ultima Balena. Toccherà a Frank, Karen, al vecchio Inyoshedo e ad altri inaspettati eroi il compito di salvarla. Riusciranno nell'impresa?"

sabato 5 novembre 2016

V. In marcia!


l sole si levò leggiadro sulle Terre di Lènvrakul, disperdendo le scure ombre della notte. Una tenera nebbiolina si stendeva indistintamente sulla campagna ridente e… Oh, lasciamo perdere.
Tim si svegliò di soprassalto, scosso da quel verdeggiante cespuglio di rose che era Sent.
«Sent, sono sveglio, sono sveglio, perdinci! E stai attento che mi graffi tutto, con quelle spine appuntite!» Il giovane Tim umile orfano figlio di oste si stropicciò gli occhi, e sbadigliò della grossa. «Mi sono perso qualcosa, mio caro Sent? È già ora di partire? E dov’è il vecchio Santalf» aggiunse sgomento, guardandosi attorno. Gli altri membri della masnada si stavano svegliando anch’essi dal loro profondo sonno, ma del druido non v’era alcuna traccia.

martedì 9 agosto 2016

IV. La Sacra Radura.


l tempo passava, ma del giovane Tim non v'era ancora traccia.
«Diamine, dov’è finito quel maledetto moccioso, umile orfano figlio di oste?»
«Eccomi, Santalf, o potente e vecchio saggio dalla barba bianca e dalla pipa possente!» si udì fiocamente in lontananza. Era la voce del giovane Tim, umile figlio di oste, che si dirigeva verso l’alta figura ammantata di grigio del vecchio e saggio druido. Lo seguiva a breve distanza un cespuglio di rose, con cipiglio fiero e ansiti d’affanno.
    «Oh, finalmente» proruppe il vecchio saggio nel momento fatidico in cui il giovane Tim umile figlio di oste gli si fu appropinquato, assieme al tenero cespuglio verde. «Non vedo il tuo fidato tirapiedi, Tim» osservò acutamente il vecchio e saggio mago, cui non sfuggiva nulla.
    «Oh, no, mio saggio e vecchio amico. È qui con me» disse Tim, indicando il cespuglio alle sue spalle, che ondeggiava frusciante nella brezza. «Ha preferito celare il suo aspetto per non esser scorto, in modo da poter scampare il malvagio sguardo del nemico oscuro e terrificante.»
    «Quale astuzia, mio giovane giardiniere gentile», lo apostrofò Santalf sbalordito, «avete tratto in inganno persino me, vecchio e saggio mago! Diavolacci! Sicuramente non verrete mai scorto dall’ignobile forza nemica.»
    Il cespuglio grugnì un ringraziamento, accennando una riverenza.   

giovedì 28 luglio 2016

III. L'avventura tarda a cominciare.


l sole si levò pigro, quel mattino, stendendo la sua calda luce rassicurante sulla campagna verde e rigogliosa, e dipingendo nel cielo mattutino i colori più vividi e brillanti. Ad ovest ancora ombreggiavano gli ultimi brandelli di tenebra notturna, non ancora sbiaditi dal calore dell’astro solare dorato e luminoso. La luce gioiosa dell’alba si stese sulle Colline Ridenti a sud, che digradavano dolcemente verso la pacifica Pianura Smeraldina, ancora più a sud. Il gorgogliare argentino del ruscello d’acqua sorgiva di montagna, che circondava l’umile villaggio, diffondeva nell’aria mattutina un dolce suono, cristallino come le sue acque che giungevano pure e incontaminate dalle lontane montagne dell’Est, le cui vette s’innalzavano possenti nel cielo limpido, bucando con le altissime cime frastagliate le soffici nubi biancastre.

martedì 28 giugno 2016

II.Avvertimenti.


osa? Sei sicuro di quello che dici?» Il giovane Timothy era sconcertato.
«È quello che ho udito, parola per parola» replicò l’anziano mago. «L’Assemblea vuole nominare una nuova Compagnia, e l’Oracolo ti ha indicato come nuovo Prescelto. Sono corso appena ho potuto, per avvertirti del destino che ti attendeva.»
«Te ne sono grato, caro Santalf» mormorò il giovane Timothy. «Ora che mi hai avvertito ho il tempo per prepararmi e affrontare il mio destino. Come mi consigli di procedere?»
    «Mm. Non c’è tempo da perdere. Il pericolo incombe, il Nemico è alle porte, e la birra scarseggia nelle cantine. Devi partire subito per le lontane e temibili Malvage Terre di Mortor, prima che sia troppo tardi. Di sicuro l’Assemblea sarà divisa per decidere chi dovrà  formare la Nuova Compagnia» borbottò Santalf, aspirando una boccata dalla lunga pipa. «I Nani offriranno tutto il loro esercito, ma si sa, i Nani sono tozzi e lenti, e rallenterebbero solo il cammino. Gli Elfi non si fidano di un giovane orfano figlio di oste quale sei, e probabilmente faranno di tutto perché si formi una Compagnia di soli Elfi. Senza contare i vecchi corrotti del Concilio di Teremirdelostagrandem, che sono segretamente in combutta con l’Oscuro Signore, e tenteranno di alimentare le divisioni e di riscaldare gli animi, affinché l’impresa fallisca.»

domenica 1 maggio 2016

I.II. La Compagnia della Pigna: Nuovi Eroi.


nica speranza per tutti i popoli della Terra di Lato era il Braccialetto Magico di Lènvrakul, che avrebbe fatto ripiombare il temuto Signore Oscuro delle Malvage Terre di Mortor nella tenebra da  cui era riemerso. Ma il Braccialetto Magico di Lènvrakul era andato perduto durante l’Ultima Battaglia che gli Elfi avevano combattuto contro il Malvagio, e se ne era persa ogni traccia. 
    Fu così che ogni popolo delle Ottantotto Terre Libere di Lènvrakul elesse un proprio eroe, scelto fra i migliori guerrieri e maghi, per formare la Compagnia degli Eroi di Lènvrakul, inviata nelle pericolose e ostili Malvage Terre di Mortor per recuperare il Braccialetto.

martedì 16 febbraio 2016

I.I. La Compagnia della Pigna: Prologo.


rsalon il Saggio esordì, con tono drammatico: «Tutti voi siete a conoscenza del motivo per cui siamo riuniti qui oggi. Ma per maggior chiarezza è meglio se facciamo un attimo il punto della situazione. In un tempo remoto, alla fine della Trentatreesima Era E Mezza, dopo lunghissimi secoli di pace e serenità, la Terra di Lato conobbe la terribile devastazione della guerra. Il Malvagio Signore Oscuro delle Malvage Terre di Mortor marciò con le armate delle forze del Male, e grazie agli antichi poteri che aveva risvegliato dai profondi recessi del Monte Krator, imperversò sulle povere genti della Terra di Lato. 
    Soltanto gli Elfi, con la loro potente magia e i loro capelli lisci e lucenti, erano riusciti ad arginare l’avanzata del Malvagio Signore Oscuro delle Malvage Terre di Mortor. Furono proprio gli Elfi, con l’aiuto dei Nani barbuti delle Terre Basse, a forgiare il manufatto magico più potente mai creato: il Braccialetto Magico di Lènvrakul. Con tale incredibile arma il Malvagio Signore Oscuro delle Malvage Terre di Mortor venne sconfitto. Egli venne rinchiuso in una caverna ai piedi del Monte Krator, nelle Malvage Terre di Mortor, dove rimase per cento e quattro anni. Ma si sa, il quattro è un numero che porta male, e infatti un bel (per lui) giorno funesto (per chiunque altro) il terribile Signore Oscuro delle Malvage Terre di Mortor riuscì a liberarsi e a tornare, più forte e malvagio di prima. 
    Di nuovo, il Male tornò a minacciare il mondo. 

venerdì 29 gennaio 2016

#29 | Un bianco interminabile verso la salvezza.


La nuova frontiera della scrittura

Aveva un’idea. Un’idea per un nuovo libro. Forse sarebbe stato meglio dire che un’idea aveva lui. Ma torniamo a noi. Aveva un’idea, un’idea per un libro fantasy. Per una trilogia fantasy. Non era uno dei sui generi preferiti, non era un genere che conosceva particolarmente, non era il suo genere e basta. Ma che importa, avrebbe scritto qualcosa che nessuno mai aveva scritto, ci avrebbero tratto un film, o magari una serie di film. Una trilogia di serie di film. Avrebbe raggiunto l’olimpo del successo.