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"In un presente non troppo lontano, una caccia spietata ha portato la Balena grigia sull'orlo dell'estinzione. Forse esiste ancora una speranza: l'ultima Balena. Toccherà a Frank, Karen, al vecchio Inyoshedo e ad altri inaspettati eroi il compito di salvarla. Riusciranno nell'impresa?"

martedì 28 giugno 2016

II.Avvertimenti.


osa? Sei sicuro di quello che dici?» Il giovane Timothy era sconcertato.
«È quello che ho udito, parola per parola» replicò l’anziano mago. «L’Assemblea vuole nominare una nuova Compagnia, e l’Oracolo ti ha indicato come nuovo Prescelto. Sono corso appena ho potuto, per avvertirti del destino che ti attendeva.»
«Te ne sono grato, caro Santalf» mormorò il giovane Timothy. «Ora che mi hai avvertito ho il tempo per prepararmi e affrontare il mio destino. Come mi consigli di procedere?»
    «Mm. Non c’è tempo da perdere. Il pericolo incombe, il Nemico è alle porte, e la birra scarseggia nelle cantine. Devi partire subito per le lontane e temibili Malvage Terre di Mortor, prima che sia troppo tardi. Di sicuro l’Assemblea sarà divisa per decidere chi dovrà  formare la Nuova Compagnia» borbottò Santalf, aspirando una boccata dalla lunga pipa. «I Nani offriranno tutto il loro esercito, ma si sa, i Nani sono tozzi e lenti, e rallenterebbero solo il cammino. Gli Elfi non si fidano di un giovane orfano figlio di oste quale sei, e probabilmente faranno di tutto perché si formi una Compagnia di soli Elfi. Senza contare i vecchi corrotti del Concilio di Teremirdelostagrandem, che sono segretamente in combutta con l’Oscuro Signore, e tenteranno di alimentare le divisioni e di riscaldare gli animi, affinché l’impresa fallisca.»
    «E allora, mio caro vecchio amico Santalf, cosa debbo fare, io, un umile orfano figlio di oste, della più umile locanda della ridente Terra di Lato, per scongiurare il temibile e inimmaginabile pericolo che si abbatte come un flagello sulle libere Ottantotto Terre di Lènvrakul? Come potrò affrontare da solo i gravi perigli del cammino che si stende d’innanzi a me?» mormorò sconfortato il giovane Timothy, umile orfano figlio di oste.
    «Mmmbrrr, diavolacci!» sbottò Santalf, «Non dire sciocchezze, mio giovane ed inesperto Tim. Non sei solo ad affrontare questo fardello. Io ti elargirò i miei saggi consigli, come ho sempre fatto fin da sempre.»
    «E dunque, mio amichevole Santalf, cosa mi suggerisci di fare?»
    Il vecchio amichevole e saggio Santalf chiuse per un attimo gli occhi, portandosi stancamente una mano alla fronte. «Mi duole ammetterlo, ma l’unica soluzione è arrendersi alle mire del terribile Oscuro Signore delle Malvage Terre di Mortor. Non abbiamo speranze: tanto vale arrendersi, sperando ci venga risparmiata la vita.»
    «Forse hai ragione, mio saggio amico. Forse non abbiamo speranza di successo, ahimè, contro le terribili e oscure forze nere del Male. Ma è nostro preciso dovere lottare sino all’ultimo respiro, diamine!, per scongiurare che la Tenebra ricopra il Mondo. Anche dovessi perire nell’impresa, non morirò in ginocchio implorando pietà verso un nemico infido e malvagio. Noi lotteremo, Santalf, fino al nostro ultimo respiro!»
    «Le tue parole sono sagge, Tim, umile orfano figlio di oste. Chi si sarebbe mai aspettato un tanto ardimento e un tale coraggio da parte di un umile orfano figlio di oste, quando nemmeno il più ardito guerriero oserebbe muovere un solo passo in questa avventura suicida! Già, chi se lo aspetterebbe? Avevo proposto la resa solamente per scoprire fino a che punto saresti stato disposto a spingerti. Ma vedo che le tue intenzioni sono pure e il tuo cuore intrepido. Se sei disposto a morire per la salvezza delle Ottantotto Terre, allora sei veramente il Nuovo Prescelto. Ora sono sereno che l’impresa non fallirà miseramente fin dal principio.»
    «E dunque cosa proponi, mio vecchio Santalf?»
    «Il mio consiglio, quello vero codesta volta, è di partire immantinente, prima ancora che l’Assemblea si metta sulle tue tracce! Prendi con te pochi fidati e leali, e dirigiti a Mortor in gran segreto. Se nemmeno i tuoi alleati saranno a conoscenza del viaggio, non correremo il rischio che delle spie informino il Malvagio.»
    «Buona idea! Ma… io non conosco validi guerrieri cui affiderei la vita. L’unico cui affiderei la mia salvezza è soltanto Sent, il mio giardiniere!»
    «Be’, se ti fidi tanto di tale Sent, portalo con te: è sempre bello avere un amico al proprio fianco, soprattutto quando si rischia la pellaccia. Sono sicuro che sarà felicissimo quando verrà a sapere che hai pensato subito a lui per essere accompagnato in questa terribile missione suicida!»
    «Già!» approvò Tim.
    «Per quanto riguarda i guerrieri, non preoccuparti: conosco la gentaglia giusta che è disposta a tutto pur di guadagnare qualche soldo. Non troverai compagni più fidati, dopo aver sborsato la giusta cifra. Te lo posso assicurare», lo rincuorò Santalf, ammiccando in segno d'intesa. 
     «Oh, Santalf, se non avessi i tuoi preziosi consigli, non so proprio che farei!», esclamò Tim, con uno sguardo di sincera devozione.
     «Bando alle ciance. Presentati domani mattina all’alba al cancello del villaggio. Partiremo di lì in gran segreto, per le oscure e temibili Malvage Terre di Mortor. Porta con te il tuo fidato giardiniere, se così ti aggrada.»
    «Bene, dunque, è deciso! A domani», lo congedò Tim, umile orfano figlio di oste.




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