Tim si svegliò di soprassalto, scosso da
quel verdeggiante cespuglio di rose che era Sent.
«Sent, sono sveglio, sono sveglio,
perdinci! E stai attento che mi graffi tutto, con quelle spine appuntite!» Il giovane
Tim umile orfano figlio di oste si stropicciò gli occhi, e sbadigliò della
grossa. «Mi sono perso qualcosa, mio caro Sent? È già ora di partire? E dov’è
il vecchio Santalf» aggiunse sgomento, guardandosi attorno. Gli altri membri
della masnada si stavano svegliando anch’essi dal loro profondo sonno, ma del
druido non v’era alcuna traccia.